Ianva’s music represents the pure expression of both Western culture most ambitious projects of the past and the feeling of uneasiness and need for fulfillment of the citizens of the Now.
In the last years IANVA has been giving back to us forgotten words as Passion, Boldness or Dignity through an overwhelming and diverse mixture of sounds from the greatest moments of past eras: from the soundscapes created by Ennio Morricone or Stelvio Cipriani through the very first Italian new wave; from Jacques Brel and Ute Lemper to old British nocturnal ballads; from the eternal sounds of Imperial Italy through figures like Mina, Milva, Dalida, Fabrizio De Andrè or Lucio Battisti, IANVA is the mighty aura of the past cast in the future.
IANVA (prnounced “ya-noo-ah” or “ianua”) is a Genovese ensemble that was born as the collision of individuals of the most diverse backgrounds: the vocal part is divided between Mercy (ex member from Malombra, Segno Del Comando and Helden Rune) and Stefania D’Alterio (ex Wagooba). The rhythm section features Francesco La Rosa (ex member from Malombra) on drums and percussion; the bassist Azoth is a former member from Italy’s black metal top band Spite Extreme Wing; Fabio Gremo (with a strong classical background) and Fabio Carfagna (ex Malombra) are the guitar section; classical background musicians Giuseppe Spano’ and Davide La Rosa complete the band.
On the paths of today, Ianva’s sound can be related to the few bombastic and intense approaches of the neofolk realm (but with a vision focused towards a completely different set of visions and with no hidden ideological agenda). What is perceived a some as an end, for Ianva is just one of many points of departure: suggestive film-noir atmospheres take the listener to a real trip through a world where the French and Genovese “canzone d’autore” flows with the epic and highly visual compositions of a Morricone and the aforementioned unforgettable Italian voices and the most experimental and progressive 70s rock.
IANVA è un progetto genovese che annovera molti bei nomi dell’underground italiano e nasce dall’incontro di musicisti di diversissima estrazione accomunati dall’esigenza di restituire un senso a concetti quali “passionalità”, “ardimento”, “dignità” e, su tutto, animati dalla volontà di preservare quelle poche ma ottime cose proprie della sensibilità italiana di un tempo antecedente a quel processo di azzeramento instauratosi negli ultimi due decenni. Le parti vocali sono suddivise tra Mercy (già con Malombra, Segno Del Comando e Helden Rune) e Stefania D’Alterio, ex Wagooba, nota per la sua attività giornalistica (“Psycho!”, “Ritual”, “Classix!”,tra le tante). La sezione ritmica è equamente ripartita tra ex-Malombra (Francesco La Rosa, batteria e percussioni) e Spite Extreme Wing (Azoth, basso) e le chitarre sono affidate a Fabio Gremo (dal background classico) e Fabio Carfagna (ex Malombra); l’ensemble si avvale inoltre di professionisti dal background di conservatorio come Giuseppe Spanò e Davide La Rosa (che si avvicendano al pianoforte alla fisarmonica, agli archi), per un suono caldo e acustico. Tutti questi diversi percorsi, mai rinnegati né accantonati, concorrono però solo minimamente nell’impianto sonoro di IANVA, volutamente consono ai temi trattati e alla propria irrinunciabile italianità musicale d’altri tempi, con influenze variegate che spaziano dalla prima ed eccellente new wave italiana, quella con intenti da classifica; ai Maestri dell’Arte Pura Della Sonorizzazione (quali Ennio Morricone, Bruno Nicolai, Armando Trovajoli, Franco Micalizzi, Stelvio Cipriani, Guido e Maurizio De Angelis…); con un occhio di riguardo verso indimenticati protagonisti come Scott Walker e Marc Almond e autori quali Jacques Brel, Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Piero Ciampi. Non mancano accenni a vecchi amori mai sopiti, quali quelli per le ballate notturne glitterate e grezze del più decadente glam di filiazione britannica, e per figure totem quali Mina, Milva, Milly, Gabriella Ferri, Dalida, Massimo Ranieri e Lucio Battisti. Unica concessione all’“attualità” qualche sporadica venatura riconducibile alle migliori e più raffinate firme dell’attuale neofolk, senza alcun tipo di implicazione ideologica. La musica proposta si rivela quindi un suggestivo mélange di “folk noir” e canzone d’autore di scuola franco-genovese, con evidenti richiami ai nostri straordinari compositori (il già citato Morricone, Reverberi…), a indimenticabili capisaldi del panorama italiano, e al filone più sperimentale del rock decadente anni ‘70. Una miscela inedita e sorprendente, definita ossimoricamente “archeofuturista” (una fuga in avanti col viatico di una struttura mentale arcaica, un’operazione di retro-avanguardia), che ha già trovato ottimi riscontri sia tra gli appassionati del neofolk più elaborato e “suonato”, che tra gli estimatori della canzone italiana d’autore nella sua epoca aurea, come si evidenzia dall’accoglienza riservata da pubblico e stampa specializzata (sia in Italia che all’estero) alla loro produzione.
Discography: ”La Ballata Dell’Ardito” (EP - 2005, out of print) ”Disobbedisco!” (CD - 2006, out of print) ”L’Occidente” (EP - 2007, out of print) ”Disobbedisco!” (CD + bonus tracks - 2008 re-release) ”Italia: Ultimo Atto” (CD Digibook - 2009)