Tito Schipa Jr.

Tito Schipa Jr. - Uccidetemi lyrics

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Mi ricordo di un tempo passato in cui ci sorprendevano Quei tramonti romani a volare un mio amico ed io, scooter e via Ed io zitto alle spalle di lui nel silenzio sonoro del vento Mentre attorno lampeggia in immagini di un solo istante Così bella e imprendibile la gente E già allora benché fossi giovane e fossi imbattibile Cominciava per me l’esperienza un po’ dolce un po’ amara della divisione Con lo scoprire gli altri cresceva ed andava formandosi Una pena una voglia frustrata e veniva chiarendosi Un pensiero una visione E il pensiero (uccidetemi o critici o psichici o mentanalitici o medici o clinici cerebrologici o pratici o grandi o munifici crani orologici sensuoanalgesici nei vostri camici comici cinici venite unici lucidi reduci sotto uccidetemi perché il pensiero) era questo qua: Dove andate amici stasera insieme a chi fate l’amore stasera piangerete di che riderete di che è davvero possibile è lecito che io non viva io non sappia la vostra avventura che io non conosca la vostra misura ch’io non sia da voi e con voi ed in voi e voi non in me? Stamattina un odore di legna bruciata e di resina Ci ha svegliati e ci ha reso felici, ci vuol così poco anima mia Tutto quel che vogliamo è una casa che odori di legna bruciata Ed attorno felice distesa e non più distante E non più imprendibile la gente E amori vecchi amori nuovi amori chiari amori oscuri ed amori futuri E amori teneri e amori duri fatti d’odio e d’ansia e amori fatti a passo di danza E amori pazzi amori allegri amori tristi e amori da professionisti E amori che non sono amore e invece sono proprio amore quell’amore che nessuno ancora sa che cosa sia Tutti insieme a fondare un’utopia E se deliro uccidetemi o critici o giudici o voi sì saccenti teorici chierici di logaritmici trip sociologici e che siete in tutto quattordici o quindici ma create indici immensi astronomici di indecifrabili sudici vortici che paranoici pulcini colpevoli rendono chi rischia l’utopia Via lontano da questa adunata di spettri sgargianti ciarlieri eleganti ma non esistenti lontano da questi brillanti stimati creduti imbonitori inibitori muti lontano dai falsi profeti dai finti poeti le cui ambizioni sono zero le cui emozioni sono zero il cui colore è nero ancora e sempre nero sotto i freddi lustrini Ma le nostre carezze ed i fuochi e una serie infinita di gemiti e giochi e una semplice frase offerta in parole sarà come un telecinetico amore così come un corpo offerto in amore sarà più di seicentomila parole più questa canzone per fare buon peso un bacio e un sorriso e la porti con te. </div>

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