Stefano Rosso

Stefano Rosso - Letto 26 (Seconda Parte) lyrics

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Via della Scala stava là ed io dal letto 26 sognavo la mia libertà cercando fra i ricordi miei se adesso vado per il mondo mi guardi tanto strano tu ma sono sempre un vagabondo che ha in tasca cento lire in più. La vecchia fuori dal portone non la cercare più, non c'è e i fiori fuori al mio balcone sono appassiti e sai perchè la vita, sai, non è una foto ma è l'attimo che se ne va e insieme porta via i colori e porta via la verità. E la cultura è un ideale e il sogno è quasi già realtà ma il pane è sempre senza sale e non è poi felicità se quando torni a casa stanco ti butti a letto e chi c'è, lei c'è lei che aspetta già da tanto e non sa ancora tu chi sei. Si parla tanto di violenza di compromessi e libertà di consumismo e di coscienza proletariato e parità ma sul 28 ogni mattina si assale dietro e poi si va e ognuno cerca di far prima e resta in piedi chi ci sta. Ho conosciuto tanti matti cattivi onesti e senza età cantanti, preti, lavapiatti e quanti amici, chi lo sa ma il piu' simpatico e il più bello l'ho visto al cesso a un piano-bar dentro a uno specchio, e io con quello tutta la notte giù a parlar. Via della Scala è sempre la e adesso al letto 26 qualcuno sta inventando un sogno o sta crepando, chi lo sa

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