Radiodervish - Babel lyrics
rate meMusica: Michele Lobaccaro –Nabil Salameh- Alessandro Pipino- Michele Salvemini Testo: Nabil Salameh – Michele Lobaccaro –Michele Salvemini Vedi amore mio Hanno rubato la luce del cielo Il mio esilio E’ questa terra Ormai senza pietà Se fossi vento traccerei un sentiero Che porta alla primavera Tace Sheherezade Infinita nostalgia Rabbia Di sabbia d’Arabia in gabbia Chi comanda non cambia Ti tenderà una mano ma che sanguina Mette i suoi uomini Nella sala comandi ma Se vuole il cuore tu non lasciare che l’abbia Prendilo per i capelli Rendi i ribelli fratelli Butta i granelli negli occhi Dei satelliti Meriti più della faccia finta più Della gente tinta che Continua a dire troppe falsità su di te La sera è rimasta senza le stelle E’ tempo degli dei del ferro Gli angeli hanno abbandonato la terra Smisurato silenzio Gioisca colui che riesce a vedere la luce nell’oscurità E toccare l’alba nelle gocce di rugiada Gioisca colui che desidera ancora dal cielo Un varco per la speranza E non rimangono che nuvole di polvere Cumuli di colpe che un golpe si fanno assolvere Il vento soffia dall’ovest e già diffonde Le solite menzogne che sparano dal fronte Chi sta lontano distratto Da uno schermo che è piatto D’un tratto non sa che rispondere Ma chi è civile ci vive tra le bombe Crollano le forze aumentano le collere La sera è rimasta senza le stelle E’ tempo degli dei del ferro Gli angeli hanno abbandonato la terra Smisurato silenzio Gioisca colui che riesce a vedere la luce nell’oscurità E toccare l’alba nelle gocce di rugiada Gioisca colui che desidera ancora dal cielo Un varco per la speranza