Kento - (A) lyrics
rate meIndo: Enfatizzo il gap, “big up” a ‘sta line up M'intrippo di brutto con l'inghippo del rap Il mio universo in un verso Inverso al tuo, il problema mio è che penso diverso Sfondo nero, luce al neon Sono bipolare, oscillo tra Nicola e Bartolomeo Senza leggi, né dogmi, né religioni Ho i miei capoccioni al bar senza illusioni Zio di mio ci metto questo, onesto Un testo non cambierà il contesto del resto Dissesto la testa della gente alle jam Terrorizzo l'occidente come l'urlo di Chen (bang) non faccio sì con la testa ma se mi arresta per favore chiuda la finestra Pinelli non s'è mai gettato è risaputo, sputo sullo stato e la sua Gestapo. Chef Ragoo: Individuo il fulcro di ciò in cui io credo dentro l'individuo. Provo fastidio se mi chiami cittadino Io che brucio uffici e chiese e affido pacchi ad un postino Perché odio questo stato carceriere ed assassino, So' fratello di Baleno e di Soledad In colonna co' Durruti e so' nipote di Libertad Ravachol fottuto dall'alcool Si piazza un ordigno in casa tentato dall'autogol. Col cazzo che mi adeguo, io vi seguo a distanza Aspetto che sia il momento eludendo la sorveglianza Sento piombo e cemento fusi in panza Come fossi sul punto di una gravidanza Io non digerisco la vostra arroganza. Con Kento per Sacco e Vanzetti sul disco Tu cosa t'aspetti che io faccia cristo? Credi che starò in silenzio mentre dentro marcisco? Kento: È la forza della musica che è rivoluzionaria È sempre la stessa fiaccola che illuminava l'aria Vive in certi testi, in certi versi Si fa largo nella storia coi proiettili di Bresci. Non è paura né fortuna Resta sempre pura perché brucia ma non si consuma. Storie, scontri e manganelli È un volo e poi l'impatto sull'asfalto di Pino Pinelli E tutto il sangue già versato, ora si spande come un cancro nel ventre dello stato. È lo sbirro che mi ferma, chiede che cazzo faccio Poi mostra il tatuaggio del fascio sul braccio. La rivoluzione è come il vento, tu non puoi fermarla Perciò sorrido quando questa gente parla. E aspetterò domani per avere nostalgia Signora libertà, signorina anarchia. Easy One: Ho fatto un volo senza ali mentre stringo tra le mani Un destino che fugge tra i sentieri del domani Ho certezze come Cami, frutti freschi sui rami Sto ad Alcatraz ma corro in cielo come Pantani La mia gente non si è mai arresa, sa che la fede non sta in chiesa Cristo muore sulle strade del progresso con indosso una kefiah Intanto la vita scorre senza essere compresa, è una contesa Ma non lotto per la gloria mentre un altro Mussolini invade un'altra Etiopia So che la tua storia non è scritta sulla Prava, Violenza chiama sangue tra i cunicoli di Baghdad. Non c'è alba visto che il sole è sfatto, salgo sul tram del desiderio con Marlon Brando Nel fango coltiverò passione, perché i sogni di un ragazzo non muoiano a San Vittore Levante: non giochi con me stanotte mani corrotte non baratto oltre chiudo le porte e calco la penna più forte più volte ho avuto gli occhi giusti per dire che vedo più volte li ho bagnati urlando che non fosse vero ed ora ho fra le mani la città verità e il dolore che comporterà lo sfregio della realtà in questo tetris coi palazzi voi non siete pronti ho risvolti che fanno toccare i bordi confronti con volti che non capisco ricordi giocavamo in fabbriche del pessimismo e mo voglio monaci nudi per strada e l'arte della disinformazione sotto la lama la scelta della libertà totale e voglio il male ma che si vesta come tale la dilatazione del tempo in un tempo su misura il confronto fra saggezza e cultura la comunione vera della conoscenza l'amore il sesso l'odio l'appartenenza e noi siamo gocce nella città e la pioggia ci confonde e il sole ci addormenterà io resto qua e scrivo testi come risse levante solo un altro luther blisset