Gyda

Gyda - Cieli A Periodi lyrics

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(feat. Alcatraz) Vedo un cielo grigio ricco di fulmini turbini mutan in rovesci cancerogeni sole non mostra segni degni di veduta s'aspira alla venuta di nuova giornata nuvole elettriche serpiche guardale sn innervosite e scarican piogge acide disturbate da raggi penetratori saggi veneratori accolgon segni da fuori assiston alla tragedia meteorologica accanto un orologio che segna la fine cronica attraverso un tempo per molti relativo assiston allo scempio del cielo vendicativo poi cala notte si raggiunge la pace la luna mediatrice raffredda un sole-fornace sagace venere primo segno di tregua stelle bellezze estreme metton scongiura RIT. Cieli di sfaceli vite frenetiche situazioni mobili , soavi o orride cieli di vita in dinamo sul bianco arranco tempeste e lumi che divampo alternanza diii spigoli frigidi angoli fetidi abbracci umili sudditi di meccanismi ignoti cangianti in stato,in loco e in modi poi nuovo giorno nuovo sole nuova luce la mente s'allarga e allontana viste oscure un vento scurrile si trasforma in uragano arriva, passa, ditrugge ma è già lontano danni rilevanti restanti solo strade occhio vigile ma vile che uccide e non cade la calma incombe soccombe l'inutile forza servita a eliminare la vita dalla morsa della terra e silenzio copre rumore l'umore del pianeta è distrutto ma non muore così son i periodi ventricoli di vita a volte tempestosi a volte cm un ortica a volte sereni ma che cambian come cieli imprevedibili sentieri non t'aspettar averi avevi raggiunto dopo un lungo percorso uno stadio che ora è morto sepolto nuove figure sono tempeste ventose basta poco e cambian idee mai affondate ma che trabballano come una nave e tu sei il capitano che devi salvare il tuo vascello che ora è alla deriva sempre il cielo è la causa prima che domina nomina i miei periodi intricati e diffcili come tentacoli RIT. Cieli di sfaceli vite frenetiche situazioni mobili , soavi o orride cieli di vita in dinamo sul bianco arranco tempeste e lumi che divampo alternanza diii spigoli frigidi angoli fetidi abbracci umili sudditi di meccanismi ignoti cangianti in stato,in loco e in modi Orizzonti si stagliano lontani Soffi di fuoco disumani oscillano Come un pendolo oscuro nel buio dentro il mio futuro. Il tempo detta le regole, trascende e se la vita va al di là diventa musica. Luce intorno a me ,stelle su di me a guidare il cammino. ma l'Aria è innamovibile, irrespirabile, inafferrabile, io resto qui faccia a faccia con il destino. Cosa sarà?Cosa mi aspetterà? Domande ed echi suonano nel vento Mentre il cielo cambia ancora a rilento RIT. Cieli di sfaceli vite frenetiche situazioni mobili , soavi o orride cieli di vita in dinamo sul bianco arranco tempeste e lumi che divampo alternanza diii spigoli frigidi angoli fetidi abbracci umili sudditi di meccanismi ignoti cangianti in stato,in loco e in modi (Grazie a Fefolina* per questo testo)

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